BREVI CENNI BIOGRAFICI
Tratto dall’articolo “Eric Berne – Brevi cenni biografici” di A. Heathcote e pubblicato sulla Riv. It. di AT e Metodologie Psicoterapeutiche, XXXI, n°23/24, 2011
Leonard Eric Bernstein (in seguito, Berne utilizzerà il nome Lennard) nacque il 10 maggio del 1910 nella casa di famiglia a Montreal, in Canada. La sua famiglia era ebrea, e viveva in una bella zona di Montreal dove metà dei residenti parlavano inglese e l’altra metà francese (Jorgesen & Jorgesen, 1978).
Il padre di Berne era un dottore rispettato e conosciuto, emigrato dalla Polonia. La madre di Berne, insegnante e giornalista, incoraggiava il giovane Berne a scrivere. I genitori di Berne si erano entrambi laureati alla McGill University di Montreal. Berne ammirava moltissimo il padre e spesso lo accompagnava durante le visite ai pazienti. Fu così che decise di diventare anch’egli dottore in medicina.
A Montreal l’antisemitismo era molto diffuso e la Bernstein lo subì in prima persona. Per esempio, quando il consiglio di istituto venne a sapere che era ebrea, la madre di Berne perse il lavoro d insegnate in una scuola protestante. Lo stesso Eric dovette trasferirsi negli Stati Uniti non riuscendo ad ottenere uno dei due soli posti disponibili al Montreal Hospital per tirocinanti interni ebrei (Jorgesen & Jorgesen, 1984). Molto probabilmente Lennard Eric Bernstein cambiò il suo nome in Eric Berne, intorno al 1943, a causa del diffondersi di comportamenti antisemiti in Canada e America.
Formazione e primi incarichi
Berne si laureò alla Mcgill University nel 1931. Acquisì poi il titolo di Dottore in medicina (MD) e Chirurgia (CM) alla Mcgill University Medical School nel 1935. Dal 1940 al 1943 fu assunto come psichiatra in un sanitario nel Connecticut e come assistente clinico in Psichiatria al Mt Zion Hospital di New York. Aveva anche un proprio studio privato. Nel 1943 Berne si arruolò nel servizio sanitario dell’esercito degli Stati Uniti. Nel periodo passato nell’esercito, Berne venne trasferito in diversi ospedali degli Stati Uniti.
Berne era un uomo dei suoi tempi (1940-50-60), con una visione tradizionalista, a quei tempi molto comu
ne, dei rapporti tra uomo e donna e della suddivisione dei loro ruoli all’interno della vita matrimoniale. Le sue mogli dovevano essere belle, amare la vita di casa e tollerare i suoi innumerevoli impegni professionali.
Si sposò tre volte ed ebbe 4 figli.
Rapporto con la psicanalisi
Nel 1941 Berne iniziò il tirocinio psicoanalitico al New York Psychoanalytic Institute. Nello stesso periodo divenne paziente di Paul Federn, ma probabilmente dovette interrompere la terapia subito dopo per essere arruolato nell’esercito degli Stati Uniti. Dopo la guerra, riprese il tirocinio psicanalitico a San Francisco dove iniziò la terapia con Eric Erikson, che durò dal 1947 al 1949.
Nel 1956 la sua candidatura al San Francisco Psychoanalytic Institute come psicanalista a pieno titolo, venne rifiutata, nonostante i quindici anni di tirocinio psicanalitico. Apparentemente gli fu chiesto di fare altri anni di tirocinio, probabilmente perché le sue teorie sull’ego e sull’intuizione (vedi Berne, 1977) non corrispondevano alla linea di pensiero di Freud. Berne decise di interrompere il tirocinio psicanalitico.
Berne continuò ad utilizzare i concetti freudiani quando non aveva ancora sviluppato una sua teoria su un tema specifico, comparandoli e mettendoli in contrasto con quelli che andava via via sviluppando. Fino alla fine della vita Berne, nel suo lavoro di psicoterapia individuale continuò ad utilizzare la metodologia del lettino e delle associazioni libere di Freud (Steiner, 1974), anche se col passare del tempo mise maggiore enfasi sull’analisi del copione, piuttosto che sulla psicanalisi. Il suo lavoro di gruppo era molto diverso e concentrato sulla teoria e metodologia dell’Analisi Transazionale.
Sviluppo dell’analisi Transazionale
Berne sviluppò e utilizzò nel suo lavoro clinico, il concetto degli stati dell’Io più o meno all’inizio degli anni ’50. Berne chiarì che lo sviluppo della sua teoria era fermamente legata alle fondamenta gettate da Federn (1952, pubblicato postumo) e da Weiss (1950). Dichiarò che ciò che era nuovo “non erano necessariamente i concetti, ma l’enfasi e lo sviluppo.” (Berne, 1957b, p. 300).
Quando venne pubblicato il suo libro AT e Psicoterapia (1961), i principali concetti in AT erano stati già creati e descritti, anche se furono sviluppati in tempi diversi. Questi erano: La teoria degli stati dell’Io, l’Analisi Transazionale “vera e propria” (l’Analisi delle Transazioni), il gioco e la teoria del copione.
Nel 1964 venne pubblicato “A che gioco giochiamo?”, testo che portò notorietà all’Analisi Transazionale in tutto il mondo. Berne, inoltre, scrisse due libri sui gruppi e le organizzazioni intitolato “Struttura e dinamiche delle organizzazioni e dei gruppi” (1963) e “Principi della terapia di gruppo” (1966). I libri di Berne “Fare l’amore” e “Ciao…e poi?” (1972) vennero pubblicati postumi.
Impegni lavorativi e scrittura
Berne svolgeva una mole di lavoro incredibile. Nel corso della sua vita in tutto scrisse otto libri di psicologia e più di 56 articoli e capitoli di libri (10 dei quali insieme ad altri autori). Fu anche editore della Rivista di Analisi Transazionale dal 1962 al 1969 e consulente editoriale nel 1970.
Berne, inoltre, viaggiò molto: Fiji, India, Libano, Singapore, Siria e Turchia soprattutto per fare ricerche sugli istituti psichiatrici, gli ospedali e le terapie praticate in questi paesi.
La personalità di Berne
Berne era un astuto osservatore e studioso degli esseri umani e dei loro comportamenti. Questo aspetto della sua personalità si sviluppò presto; la sorella di Berne ricorda che da studente Berne passava molte ore al porto ad osservare gli alcolizzati (Jorgensen & Jorgensen, 1978).
Berne venne descritto in molti modi: “Giocoso, scientifico, intenso” (Dusay, 1971, p.43); diabolico, arguto, tremendo, “molto timido”, “di capacità geniali” (Steiner 197, p.46) “una fonte inesauribile di incoraggiamento, entusiasmo e supporto” (Harris, 1971, p. 59). Nelle persone suscitava in genere reazioni forti: o lo si amava o lo si odiava.
Berne lavorava sodo e allo stesso tempo era mondano. Si divertiva a “saltare” da un party all’altro (Steiner, 1971 p.47) subito dopo i seminari settimanali a San Francisco, a giocare a poker il venerdì sera a Carmel con gli amici, a nuotare nell’oceano e a fare passeggiate sulla sua spiaggia preferita di Carmel la domenica con i figli e gli amici.
Ultimi giorni
Berne ebbe un primo attacco cardiaco il 28 giugno del 1970. Venne ricoverato ma si pensava si sarebbe ripreso quasi completamente. Corresse persino le bozze dei suoi libri. Solo due settimane più tardi, il 15 luglio del 1970, ebbe un secondo attacco cardiaco che gli fu fatale.
Alla sua morte Eric Berne aveva solo 60 anni. Spesso mi chiedo come egli e l’analisi transazionale si sarebbero sviluppate se fosse vissuto più a lungo.
Bibliografia
BERNE, E. (1957a). Intuition V. The ego image. Psychiatric Quarterly, 31, 611-627.
BERNE, E. (1957b). Ego states in psychotherapy. American Journal of Psychotherapy, 11(2), 293-309.
BERNE, E. (1961). Transactional analysis in psychotherapy: A systematic individual and social psychiatry. New York: Grove Press.
BERNE, E. (1963). The structure and dynamics of organizations and groups. New York: Grove Press.
BERNE, E. (1964). Games people play. New York: Grove Press.
BERNE, E. (1966). Principles of group treatment. New York: Oxford University Press.
BERNE, E. (1972). What do you say after you say hello? New York: Grove Press.
BERNE, E. (1977). (Ed. Paul McCormick). Intuition and ego states: the origins of transactional analysis. San Francisco: Harper & Row.
DUSAY, J. M. (January 1917). Eric Berne’s studies of intuition 1949-1962. Transactional Analysis journal, 1(1), 34-44.
FEDERN, P. (1952). Ego psychology and the psychoses. New York: Basic Books.
HARRIS, T. A. (January 1971). A tribute to Doctor Eric Berne. Transactional Analysis Journal, 1(1), 59-60.
JORGENSEN, H. I. & JORGENSEN, E. W. (1978). A selection from a biography of Eric Berne. Transactional Analysis Journal, 8(2), 176-181.
JORGENSEN, E. W. & JORGENSEN, H. I. (1984). Eric Berne: Master gamesman a transactional biography. New York: Grove Press.
STEINER, C. M. (January 1971). Al Little Boy’s dream. Transactional Analysis Journal, 1(1), 46-48.
STEINER C. (1974). Scripts People Live: Transactional Analysis of life scripts. NY: Grove Press.
WEISS, E. (1950). Principles of Psychodynamics. New York: Grune & Stratton.